Tutti coloro che vogliono effettuare uno sbiancamento dei denti senza ricorrere allo specialista, hanno a disposizione un numero enorme di rimedi naturali e non. Sistemi come la buccia di limone oppure il bicarbonato di sodio da sfregare sulla superficie dei denti. Purtroppo questi metodi comportano un danno importante sullo smalto determinando abrasioni superficiali. Attualmente il mercato offre una vasta gamma di prodotti autoproclamatisi “sbiancanti”, prodotti reperibili in farmacia, nei supermercati oppure sul web. Occorre innanzitutto fare un po’ di chiarezza, capire quali siano i prodotti realmente efficaci e quali inutili o dannosi.
Prima di procedere con la lettura è bene ricordarti che l’unico modo che ha un dentifricio oppure un gel per sbiancare i denti, è quello di contenere perossido di idrogeno o perossido di carbammide. Questo però è vietato dalla legge DIRETTIVA 2011/84/UE DEL CONSILIO del 20 settembre 2011 che modifica la direttiva 76/768/CEE relativa ai prodotti cosmetici. La suddetta legge stabilisce che i prodotti in commercio possono contenere al massimo lo 0,1% di perossido di idrogeno, che è una concentrazione praticamente nulla.
Ma allora come mai la richiesta di trattamenti fai da te sbiancanti è in costante aumento negli ultimi anni? La risposta va ricercata nel bisogno dei pazienti di avere denti sempre più bianchi spinti dall’influenza dei mass-media. Aprendo qualsiasi portale social siamo bombardati da sorrisi perfetti e pubblicità di prodotti per bleaching da utilizzare in combinazione ad apparecchi a luce blu, mascherine termostampate che promettono miracoli, oppure dentifrici che donano un nuovo colore ai propri denti. Purtroppo i risultati dichiarati sono molto lontani dalla realtà. I denti macchiati non vanno sbiancati, occorre eliminare le macchie superficiali, e i denti discromici al contrario richiedono trattamenti professionali personalizzati sotto la stretta visione medica.
DENTIFRICI
Sono erroneamente definiti sbiancanti tutti quei dentifrici che contengono sostanze abrasive. Questo genere di prodotti permettono una maggiore l’asportazione delle macchie estrinseche, quelle cioè all’esterno del dente; nessun effetto può essere esercitato sulle macchie intrinseche, che sono quelle che determinano il colore del dente. È dimostrato inoltre che una maggiore abrasività determina a lungo andare dei danni e delle abrasioni a livello dello smalto. L’uso di questo genere di dentifrici provoca un irruvidimento della superficie ed una maggiore esposizione della dentina generando così l’effetto opposto rispetto a quello desiderato. Per poter valutare il grado di abrasività di un dentifricio occorre far riferimento all’indice RDA. Valori di RDA superiori ai 150, cioè praticamente tutti i dentifrici sbiancanti, sono da considerarsi dannosi per lo smalto.
Esistono inoltre dentifrici cosiddetti ottici, questi prodotti lasciano un filtro di colore blu o viola sullo smalto dando l’illusione che il dente sia più bianco. L’effetto però e illusorio, di pochissima durata e legato alla luce presente nell’ambiente esterno.
CONCLUSIONI
Ricordati che il bianco dei tuoi denti è dato in gran parte dallo spessore dello smalto, più lo strato di smalto sarà sottile e consumato più il colore risulterà giallo. Per queste ragioni nel nostro studio odontoiatrico sconsigliamo trattamenti “fai da te” e promuoviamo sempre prodotti a bassissimo indice RDA (sotto 50). Fondamentale inoltre mantenere un ottimo grado di igiene per ridurre la formazione delle macchie estrinseche.
