Gli allineatori invisibili

Nel corso della nostra vita, i denti subiscono continui spostamenti. Quando questo processo evolve, si possono creare degli squilibri nell’armonia e nella funzione del nostro sorriso. Ricordati inoltre che, quando si genera affollamento dentale, il mantenimento igienico diventa più difficoltoso e questo porta a ricadute negative per la salute orale. In queste situazioni, è possibile ricorrere a diversi apparecchi ortodontici che consentono di ri-allocare i denti. In questi ultimi anni, sono diventati popolari gli allineatori trasparenti, in quanto rappresentano un’alternativa valida rispetto agli apparecchi ortodontici tradizionali. Si tratta di una soluzione sempre più diffusa per adulti e adolescenti, che esprimono il desiderio di ricorrere ad alternative maggiormente estetiche e confortevoli rispetto agli apparecchi fissi.

Di cosa si tratta e come funziona?

Si tratta di sottili mascherine trasparenti che applicano con delicatezza e precisione forze mirate per spostare i denti nella posizione pianificata durante la fase iniziale del trattamento e possono essere applicate o rimosse in totale autonomia dal paziente stesso. Una volta indossate, queste mascherine presentano un confort quasi assoluto e risultano praticamente invisibili ad una distanza sociale maggiore di mezzo metro. Le mascherine vanno cambiate ogni 10-14 giorni, secondo necessità.

Ci sono casi piuttosto semplici, che possono essere trattati con un ridotto numero di mascherine (circa 8-10), fino a casi complessi, che implicano la stampa di 30-40 mascherine e richiedono un tempo maggiore per essere realizzate. Per il raggiungimento del sorriso desiderato, è necessario da parte del/della paziente un impegno minimo di 20-22 ore al giorno. I pazienti infatti, devono seguire diligentemente le indicazioni dell’ortodontista, il quale, solitamente, consiglia di rimuovere gli allineatori solo per mangiare e nei momenti di igiene orale.

Come avviene l’iter terapeutico?

Nella prima visita vengono realizzate foto, impronte e radiografie per stabilire i punti di riferimento necessari alla pianificazione degli spostamenti dentali. Successivamente, vengono prodotte le mascherine. Per assicurare un ancoraggio corretto, al momento della consegna delle mascherine vengono applicati piccoli bottoni in composito. Il paziente viene successivamente sottoposto a controlli periodici, durante i quali riceve un nuovo set di mascherine. Al termine del trattamento, per prevenire eventuali recidive, vengono progettate contenzioni di sicurezza, che possono essere mobili o fisse.

Quali sono i vantaggi rispetto alle terapie classiche?

In primo luogo, le mascherine sono trasparenti e invisibili a una distanza sociale, mentre l’apparecchio tradizionale esterno è visibile. Un altro grande vantaggio è rappresentato dalla possibilità di rimozione delle stesse durante i pasti, questa differenza rende molto più confortevole lo svolgimento delle normali attività quotidiane. Ricordiamo inoltre che gli allineatori trasparenti consentono un’igiene orale agevole e semplice, mentre l’igiene orale con l’apparecchio fisso è più difficile e richiede più tempo.

Quali sono i limiti di queste terapie?

Quando parliamo di problemi legati all’estetica del sorriso, è quasi sempre possibile ricorrere ad un trattamento con gli allineatori in tempi rapidi e con piena soddisfazione dei pazienti. È giusto però sottolineare il fatto che solo una percentuale compresa tra il 30% e il 35% delle mal occlusioni può essere risolta efficacemente attraverso gli allineatori invisibili, per tutte le altre situazioni, occorre rivolgersi alle terapie ortodontiche classiche. Esistono poi casi specifici in cui non è consigliabile alcun tipo di trattamento ortodontico. Alcuni pazienti parodontali ad esempio vorrebbero sottoporsi ad un trattamento di riallineamento dentale, proprio perché questa patologia provoca lo spostamento dei denti, con conseguenze piuttosto sgradevoli a livello estetico (e non solo). 

In questi casi sarà indispensabile eseguire trattamento ortodontico non prima di avere risolto la patologia parodontale. Parlando poi delle malocclusioni di natura scheletrica, il trattamento con ortodonzia può dover essere praticato in associazione a un trattamento maxillo-facciale, per risistemare il mascellare nella posizione corretta. I pazienti in questa situazione devono ricevere una diagnosi molto scrupolosa, perché a volte, non è possibile risolvere questo tipo di malocclusione con il solo trattamento ortodontico.

Conclusioni

Gli allineatori invisibili rappresentano la soluzione perfetta per quei pazienti, generalmente adulti e meno predisposti a indossare l’apparecchio fisso per via del fastidio che può causare in determinati contesti. Occorre sottolineare che, nonostante siano trattamenti ampiamente usati (a volte abusati) non sempre si tratta di una soluzione terapeutica percorribile. Quando dopo visita ortodontica si ottiene il semaforo verde a procedere con questo tipo di trattamento però, i pazienti ottengono ottimi risultati estetici e funzionali in maniera confortevole, semplice ed invisibile a distanza sociale.

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